Capitolo VIII, 2° parte - L’energia serpentina al servizio dell’iniziazione

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L’utilizzo della Forza del Serpente : la scelta fondamentale

 

L’archetipo del serpente-drago porta il nostro spirito ad immergersi nel cuore della creazione cosmica e fa “risalire” la nostra coscienza molto più lontano nella coscienza collettiva, sino ai confini del Sapere abitato dal Sé alchemico. Per cercare di visualizzare la natura del processo che ci trasmette l’archetipo, prendiamo come analogia i gradini di una scala da salire per descrivere l’acquisizione della Conoscenza.

 

E’ importante precisare che penetrare i segreti dell’esistenza può avvenire in tutte le direzioni, poiché il senso che si deve rivelare non privilegia, in realtà, nessuna direzione. La Conoscenza è potenzialmente presente in ogni direzione verso la quale volgiamo lo sguardo.

 

Per rendere più semplice l’esempio, optiamo per un avanzamento lineare con un’altezza su cui salire. Più saliamo, più seguiamo la coda del serpente che procede verso lo Spirito androgino e più la Conoscenza iniziatica viene svelata. Lo strato dell’inconscio che il serpente ci conduce a scoprire, corrisponde alla coscienza delle Amasutum Kadistu ma va ancora più in profondità.

 

In effetti le Amasatum sono detentrici di questa Conoscenza iniziatica che il serpente simboleggia. Considerando la loro fisiologia reptoide e il loro ruolo nella Conoscenza collettiva, possiamo dire che tali entità incarnano perfettamente la Sophia (la gnosi o la saggezza che armonizza il movimento universale) e sono anche, come lo testimonia la scultura egizia d’Isis datata al 2° secolo, una personificazione del serpente archetipale dell’iniziazione.

 

“Nella versione Gnostica della Caduta del Paradiso, non esiste il peccato da parte dei nostri genitori ancestrali. Non è l’umanità che cade, è Sophia, la dèa della Saggezza. Il serpente nell’Eden è la Kundalini, un sublime alleato dell’umanità e non un tentatore. In alcuni testi gnostici, il potere del serpente viene chiamato “l’istruttore”. Eva, la rappresentante ancestrale della specie umana, acquisisce dal serpente alleato la conoscenza segreta dei Misteri.” John Lash http://liberterre.fr/metahistoire/enigme-extra-terrestre/kundalini.html

 

Nel momento in cui si sa che il serpente è di fatto collegato alla tentazione del mordere la mela che simboleggia la caduta dell’Essere Umano SDA (al Servizio degli Altri) verso una realtà SDS (al Servizio di Sé), [vedere la definizione su Reseau LEO], corrispondente alla caduta dell’angelo, tale informazione ci può permettere di scavare un po' più a fondo…

La caduta è stata causata dalla manipolazione genetica degli Annunaki, recuperando a loro favore l’energia serpentina per addormentare e ipnotizzare gli umani abbastanza affinché potessero rifornirgli della loro energia accettando, senza vedere al di là del loro naso, ciò che veniva loro imposto dai loro nuovi dèi… una prigione dorata !

 

La razza rettiliana, e la loro griglia energetica dorata, sono inscritte sin nella notte dei tempi nella nostra genetica poichè hanno utilizzato i loro stessi geni a questo fine. D’altronde i serpenti, lucertole, coccodrilli così come ispirano la moltitudine dei simboli “dragonici”, non lasciano indifferente alcun umano ; l’animale provoca delle fobie con perdita di conoscenza, o alimenta uno slancio passionale, ossessivo in alcuni. Per completare l’approfondimento sull’argomento di cui le razze rettiliane SDS galvanizzano il simbolo archetipale del serpente, andate al testo del sito “L’Epopea della Coscienza” Il drago, tra la dualità e la gemellanza – Archetipo del processo iniziatico.

 

Com’è che la trans sciamanica, in tutto il mondo, ha come suprema iniziazione l’incontro intimo con il serpente, il coccodrillo o il drago ?

Nello scritto intitolato “sulla pista del serpente” di Jeremy Narby, c’è questo racconto :

 

“Harner racconta l’esperienza che ha vissuto nel 1961 con gli Indiani Conibo dell’Amazzonia peruviana. Quando ingerì l’ayahuasca, apparvero nel suo cervello delle creature rettiliane e gli mostrarono come avevano creato la vita sulla Terra, insistendo che una simile informazione era riservata ai morenti e ai morti. Harner vide allora delle specie di dragoni arrivare dal cosmo e creare la vita celandosi sotto molte forme.

“Ho imparato, scrive, che le creature-drago risiedevano all’interno di ogni forma di vita, compreso l’uomo”

Con un asterisco, Harner rinvia il lettore ad una nota in basso alla pagina (che stranamente non appariva nella traduzione francese originale, ma è stata integrata nel testo pubblicato di “Il tempo strategico”) che afferma questo : “In retrospettiva direi che [le creature] erano una sorta di DNA. Ma a quel tempo, 1961, non sapevo nulla del DNA”.” http://www.archipress.org/?page_id=362

 

Nella sua esperienza, Harner evoca la presenza del serpente iniziatico che fa da eco alla forma del DNA. Tale serpente ha come ruolo quello di guidare la nostra ricerca di conoscenza, d’altronde accompagna sotto la sua forma gemellare, numerosi sciamani nella comprensione del potere delle piante e dello Spirito che anima l’universo, come lo dimostra giustamente Narby nella sua opera Il serpente Cosmico. La sua presenza nella nostra biologia e nel nostro psichismo profondo è cruciale. E’per questo che i “Maestri Rettiliani” SDS intervengono anche sia sulla nostra genetica che sulla nostra psiche per distoglierci dalla via del serpente e del suo potenziale iniziatico. Possono introdursi grazie a tutte le programmazioni proprie del funzionamento della Matrice SDS che includono anche le abduzioni (rapimenti transdimensionali).

 

“Come tutti, mi pongo molte domande. Ma mi sembra che uno dei motivi di queste abduzioni e dei programmi sul controllo mentale potrebbe essere la genetica e l’archiviazione. Mi spiego: i genetisti ci dicono che qualcosa come il 97% del genoma umano sia composto di DNA <spazzatura>. Per loro, questo DNA spazzatura (NDR: parti del DNA che gli scienziati non riescono a decodificarne la funzione) sia una ripetizione aleatoria e priva di senso. Tuttavia mi chiedo se il DNA non nasconda in questo apparente <non senso> ripetitivo, i suoi dati più importanti : informazioni sulla specie, memorie <razziali>, archivi galattici, una banca dati cosmica in qualche modo”.https://ordo-ab-chao.fr/kundalini-controle-mental-et-illumination/

Tratto da un’intervista di Richard Sauder (specializzato in programmi mentali transdimensionali e più globalmente di scienze politiche). 

 

Questi Maestri Rettiliani o falsi Dei hanno in effetti bisogno di controllare e sorvegliare la loro “progenie” che rischierebbe di aprire gli occhi sul tesoro nascosto nel loro stesso organismo.

 

“La conoscenza che abbiamo acquisito, corrobora ciò che i Sumeri conoscevano sei mila anni fa. Il simbolo dei serpenti intrecciati, che anche oggi impieghiamo per rappresentare la medicina e la guarigione, la biologia, esiste da 6000 anni. E’il simbolo della divinità “Inkishzidda”. E il simbolo anche del DNA, la doppia spirale del DNA !

La rappresentazione del dio sumero “Inkishzidda” rappresenta due serpenti intrecciati e la scala simile a dei nastri dentro corpi di serpenti. Scoperta dalla scienza moderna, la struttura della doppia spirale del DNA è pure il simbolo dei Serpenti intrecciati” sumeri, che hanno imitato la struttura del codice genetico, la cui conoscenza “segreta” avrebbe permesso la creazione dell’ ”ADAM”, il primo uomo che gli “Annunaki” hanno creato, secondo il mito…” http://universality.info/mambo/r/Sciences.html

 

Il potenziale galattico contenuto nella nostra genetica, è una minaccia reale per la supremazia rettiliana SDS. Riunificando consapevolmente l’albero genealogico cosmico in sé, l’essere umano esce dall’oblio che lo mantiene prigioniero.

 

La branca dell’albero, senza dubbio, la più significativa da visitare è quella delle origini rettiliane SDS. Proprio per la sua particolarità: è da questa branca che l’angelo è caduto nella terza densità e perso le sue ali. Se le vuole ritrovare, non ha altre opzioni, se non con il sudore della sua fronte, arrampicare sull’albero della Conoscenza, l’albero della Vita e visitare ogni ramoscello del rampo principale che è la sua identità rettiliana. Questo corrisponde essenzialmente alla genetica dei Gina’Abul maschi, dato che qui parliamo di una parte specifica della razza rettiliana, quella che costrinse l’umanità a dormire in prigione.

 

L’arrampicata dell’albero della Conoscenza è perigliosa e il ricercatore cadrà più volte prima di poter acquisire l’esperienza e la stabilità necessaria per evolvere in questo universo, per poter, forse, raggiungere le sue ali appese sul ramo più alto…

 

Per sfuggire dalla trappola SDS, sembrerebbe che si debba prendere coscienza di una sfumatura fondamentale : da un lato abbiamo l’archetipo del serpente che è il simbolo della vita, della sua multidimensionalità e della conoscenza dinamica, dall’altra, abbiamo razze predatrici rettiliane, che hanno anche loro il loro posto nell’universo, e hanno come scopo e come funzione inconsapevole, di partecipare alla nostra iniziazione facendo propria l’immagine del serpente falsificandola.

Quelli che malgrado loro intervengono nel processo, si servono della roro forma reptoide per rinforzare il meccanismo dello schermo psichico che ci vela la porta di uscita dell’iniziazione. Questo trucco consiste nel distogliere l’immagine alchemica del drago-serpente (il loro riflesso che contiene la sinergia delle polarità che offre una chiave) in un’immagine essenzialmente negativa e spaventosa.

 

Tale stratagemma dissuade il ricercatore dal ficcare il proprio naso, ma soprattutto condiziona l’umano a non accettare il completo riflesso della sua vera identità poiché l’identità rettiliana SDS ne fa parte. Ed è proprio questa che noi dobbiamo domare e trasformare se vogliamo acquisire una duttilità in rapporto alla nostra multidimensionalità, ossia, se desideriamo accogliere la dinamica del Serpente.

 

Identificare la genetica rettiliana SDS attraverso la coscientizzazione di ogni programma attivato nella nostra vita quotidiana, permette “l’alchimia squamosa” e la disattivazione epigenetica della struttura carceraria inscritta in noi.

 

 

Per questo, lo specchio si rivela essere uno strumento estremamente prezioso. A forza di esercitarsi a vedere per quello che si è e non per quello che si vorrebbe essere, si finisce per attraversare lo specchio e scoprire ciò che si trova dall’altra parte. E’la traversata della tana del coniglio o del buco nero !

E’ per questo che il sistema di controllo utilizza tutti gli stratagemmi possibili per incitarci a vedere la causa all’esterno anziché all’interno.

 

Ora si può comprendere perché i Maestri della Matrice SDS hanno tutto l’interesse a falsificare la propria immagine. Essa trasuda la realtà della nostra condizione umana. Truccando il riflesso dello specchio – deviando i miti con la loro apparenza -, tentano disperatamente di allontanarci dalla Verità liberatrice. Verità che ci rivela che il serpente, il drago, come detentori della Conoscenza iniziatica, sono loro stessi la nostra possibilità di soccorso interno…

 

Guardando con una maggiore prospettiva, si vede che attraverso l’immersione nella materia, l’anima sperimenta “l’interazione rettiliana SDS” più intensamente.

E’ il modo con cui essa interagisce con l’identità rettiliana SDS che viene sigillato l’orientamento del suo futuro : può seguire sia la logica involutiva perfezionandosi nell’arte della fuga o di fare la guerra e scavare il solco del servizio di sé, sia può seguire una logica evolutiva perfezionandosi nell’arte di danzare col “nemico”, in tal caso, mette in opera la scienza sinergica del Serpente che guida l’anima verso l’uscita, verso il servizio agli altri.

 

Si può così comprendere sino a che punto l’incontro con la nostra parte predatrice sia iniziatico. Lo sciamano o la sciamana che, tra i mondi, interagisce col serpente sino a VEDERE la vera natura alchemica del rettile e accetta di lasciarsi inghiottire da lui, si lascia insegnare dal “mostro”, parola che etimologicamente significa : “avvertimento celeste”, o informazione che proviene dal piano sovracosciente. Utilizzando la forza serpentina, lo sciamano procede verso l’unione dei suoi opposti SDS e SDA.

 

Il percorso iniziatico è in parallelo con la prima fase alchemica, l’opera in Nero: la fase di distacco, smantellamento realizzata dall’entità predatrice di 4° densità, ma il cui orientamento trasforma. Attraverso questa morte simbolica possiamo rimuovere la parte di Conoscenza che muove la funzione SDS. Grazie alla conoscenza del “de-mone”, del “mon-de” (al contrario), l’iniziato può rinascere e VEDERE la realtà così com’è poiché integra la polarità distruttrice che sino ad allora s’impegnava a rifiutare.

 

 

Forza serpentina ed energia sessuale

 

La sessualità è un canale che le entità rettiliane utilizzano per influenzare i loro schiavi a liberare una certa quantità e qualità di energia nutriente necessaria alla loro sopravvivenza.

Per cui, come abbiamo appena visto, chi dice vettore di prigionia dice anche vettore di liberazione. Per questa ragione, la sessualità è estremamente controllata dai dogmi che inducono tabù che a loro volta inducono abusi e deviazioni sessuali.

 

I simboli archetipali portatori di messaggi iniziatici espongono chiaramente l’aspetto sessuale : spingono il ricercatore a porsi delle vere domande sulla complementarietà e l’orientamento delle energie sessuali femminile e maschile.

D'altronde, presso tutti i gruppi di ispirazione gnostica, la donna detiene un posto molto importante poiché i ricercatori conoscono e vivono l’alchimia delle polarità iniziate dall’energia femminile.

 

Nel suo scritto “I Catari, <amici di Dio> e della verità”, Alexandre Rougé tratta del ruolo particolare del femminile nello gnosticismo :

 

“Per un uomo impegnato nella gnosi (impegnato a scoprire e a comprendere se stesso), essa [la donna] è < la rivelatrice dei misteri > : se si comprende < l’archetipo femminile come “capacità d’intercessione” > tra l’esterno e l’interno, istanza di mediazione tra l’umano e il divino, […] le implicazioni che soggiacciono sono ampie : Tutto il processo di risveglio e di liberazione, in un qualche modo può considerarsi nel senso che si tratta, per l’individuo impegnato in questo, di accedere ad un modo d’essere femminile, un modo di pensare, parlare, agire femminile, la modalità femminile della coscienza.”

 

Come eco a queste ultime frasi ecco due collegamenti con Reseau LEO :

- Il racconto di Don Juan, sciamano messicano, che nei suoi primi passi sui sentieri della Conoscenza, dovette “subire” gli stratagemmi comici del suo benefattore (o mentore) affinché riconoscesse e contattasse la sua identità femminile : Il tranello dello spirito.

- Jenael, nei video che posterà di Mas-Cabardès, svela le sue esperienze sciamaniche di donna !

 

L’aspetto del femminile “che apre la porta” era sottolineato dalla gnosi catara e mussulmana che sono entrambi radici dell’Amore cortese, del fin-amore cantato dai Trovatori contemporanei del periodo degli Albigesi e che gli succedettero. Ecco cosa dice René Nelli a proposito di questa conoscenza divulgata dagli “artisti dell’anima” presso i quali il principio femminile aveva un ruolo centrale :

 

“Non c’è dubbio, per i trovatori, la vera via dell’Amore, era quella che in particolare utilizzava la spinta carnale per mutarla in un desiderio di resurrezione. Strada della vita eterna, manteneva alta l’idea della donna perché non bisognava rovinare l’idea dell’amore, ma semplicemente conoscerla su un piano in cui l’oggetto diventava impraticabile ai sensi…”

Renè Nelli, n° speciale dei Cahiers du Sud (quaderni del Sud), Le genie d’Oc pag 49

 

Un altro modo per segnalare che i Pirenei furono e rimangono un crocevia di scambi di misteri di una scienza profonda che non dimentica la questione della sessualità o della sessualizzazione biologica, anzi, ne fa un asse di sublimazione importante.

Certo, questo non è lo scopo del “Dio” An che consiste nel separare l’essere umano dalla sua anima per trasformarlo in una macchina da produzione… Per separarlo definitivamente dalla sua anima, il metodo è semplice: concludere di distruggere l’identità femminile nello stesso individuo.

Al contrario, come abbiamo visto, lo scopo del ricercatore è quello di accedere all’equilibrio androgino.

 

 

Lo potrà raggiungere agendo su TUTTI gli aspetti della sua vita, in particolare la sessualità, attraverso la trasformazione dell’energia sessuale animale basata su stimoli eccitativi (propri della realtà di seconda e terza densità che simboleggia l’aspetto “bestiale” del Bafometto), in una sessualità che non assomiglia più ad una sessualità (ben lontana dal” bouquet finale”), ma piuttosto ad un’energia di vita che attraversa il corpo come una serpentina.

 

La sessualità è propria della nostra incarnazione perché nelle densità superiori di esistenza SDA, l’atto sessuale non esiste in quanto tale, non ci sono più polarità fisiche da incastrare, c’è solo un’energia creatrice da mettere in movimento.

 

Ora, la ragione per la quale il Bafometto viene rappresentato con degli attributi spaventosi diventa chiara. Porta in sé il messaggio di una certa bruttezza bestiale che si riferisce all’animalità delle pulsioni di cui l’uomo è portatore e che il cammino evolutivo della coscienza esige trascendere per illuminare la fiaccola superiore.

 

La rimessa in moto dei due serpenti del caduceo di Hermes, Ida e Pingala, permette una spinta propulsiva della Kundalini, dal centro sessuale che è la presa “terra” del corpo umano. La circolazione di questa energia che la fisica quantistica definisce debole (che non è affatto debole ! Vedere la definizione su Reseau LEO), accentua lo spin (velocità di rotazione) dei buchi neri in ogni nucleo atomico del nostro corpo, fenomeno che provoca una connessione spazio-temporale cellulare. E anche viene aumentata in modo esponenziale la liberazione degli ormoni. Ma cosa sono gli ormoni ? Secondo Giuliana Conforto, sono anch’essi dei buchi neri ! L’energia debole simboleggiata dai due serpenti del caduceo di Hermes continua la sua corsa. Dalla grotta pelvica, attraversa la grotta toracica e finisce per raggiungere la grotta cranica e fondersi (ossia raggiungere un punto di fusione che agisce sulla materia) nell’ultimo buco nero, la ghiandola pineale.

 

 

Di fatto, tale Forza debole, energia orgasmica, energia di Vita, o ancora energia serpentina evolutiva, ha come funzione l’apertura delle porte interdimensionali che risiedono in ogni grotta (a diversi gradini) che possiede potenzialmente l’anatomia umana.

 

“E’ chiaro, quindi, che il serpente mitico adorato dagli Ofiti non può essere identificato con i predatori rettiliani descritti dai testi Gnostici e nei manoscritti del Mar Morto. Più probabilmente, il serperte Ofite non è del tutto una versione mitica del serpente dell’Eden ma è identico alla Kundalini, il potere del serpente che risiede alla base della colonna vertebrale nell’anatomia umana.

Le orge sessuali tra gli Gnostici non erano semplicemente per il piacere o il godimento (anche se non l’escludevano !). Essi adoravano la forza sovrannaturale che risiedeva nel loro corpo. Infatti, il termine “orgia” deriva dal greco che significa molto semplicemente “lavoro, attivazione”. L’orgia del potere del serpente era un rito di attivazione della Kundalini nelle pratiche Gnostiche così come nelle pratiche Tantricher”.

John Lamb Lash, La Kundalini e la Forza Extraterrestre : Pratiche Gnostiche e Tantriche di Sessualità Sacra.

 

La sessualità è uno degli aspetti del lavoro dell’alchimista. Opera nella sua grotta, il suo crogiuolo, per purificare, purificare e purificare la materia affinché nell’antro della ghiandola pineale, si uniscano gli opposti…

 

Ma attenzione a coloro che si incartano, come anche noi ci siamo incartati, sedotti dalla promessa menzognera di una sessualità tantrica miracolosa che offre una scorciatoia per il “risveglio” !

Una scorciatoia si, ma per il regno della predazione sessuale… La sessualità pseudo-tantrica trasmessa dai guru occidentali è sia un depistaggio che un nutrimento pranico. Illude il ricercatore dell’esclusività di questa via come mezzo di liberazione escludendo lezioni da imparare su molti argomenti.

 

Sfortunatamente (o fortunatamente), non è affatto vero ! La trasmutazione dell’energia sessuale fa parte di una sinergia di trasformazioni di più sfaccettature della nostra realtà di 3° densità. Si potrebbe dire anche che è il risultato delle iniziazioni quotidiane molte meno glorificate della traversata consapevole :

- delle paure della mancanza di danaro

- del legame condizionato che si ha col proprio corpo

- del coraggio necessario per una vera ricerca di informazioni

- di tutte le prove che riguardano la nutrizione

- dei nostri blocchi nel comunicare (soprattutto su delle fantasie o dei tabù)

- e ovviamente delle nostre capacità di identificare la predazione in tutte le sue forme e a trattare con questa con sempre meno reattività…

 

Per questo è inutile pagare stage su stage, ce n’è da fare a casa ! “Molto semplicemente” cominciare a mantenere la propria energia (stoppando il programma “fare, fare, fare” nel mondo esterno) per realizzare il lavoro di iniziati gnostici che sono i Catari, Templari, Cagots, Sorginak, ecc.). Che consiste nell’attraversare consapevolmente – ossia presenti alla realtà duale – il mondo del predatore psichico che si manifesta attraverso ogni prova che abbiamo elencato. Essere presenti è importanti, ma senza l’aggiustamento della vita quotidiana con le prese di coscienza dell’iniziazione e della ricerca di informazioni, tale presenza non serve assolutamente a nulla !

 

Si tratta di arrivare a regolare biologicamente la nostra radio emissione/ricezione sulla frequenza della Forza debole, la Vita senza schermo elettromagnetico, per poter trovare il cammino di una sessualità sublimata.

La Vita, attraverso la predazione, ci insegna sulle nostre debolezze. Ci incita ad agire per risolvere il karma (che significa “azione”). Se l’impulso di tale cambiamento scende nella materia, la sessualità assumerà tutto un altro volto…

 

 

Risolvere le numerose questioni che ci presentano gli aspetti quotidiani, è questa la vera alchimia ! E’ottenere un segnale, la Conoscenza, sbarazzato da brusii che generano nel nostro spirito, le problematiche sempre attive che neghiamo. Problematiche attivate per lo più dai tabù legati alla sessualità e al corpo.

 

Mano a mano che procediamo nel processo alchemico, diventiamo sempre più capaci ai approcciare ad una sessualità nella sua dimensione trascendente poiché cominciamo a guardarla con un coinvolgimento meno forte rispetto alle tensioni irrisolte che attiva la predazione. Con lo sforzo della lucidità multidimensionale aggiunto a quello dell’integrazione emozionale, la tendenza a cadere in queste tensioni o nel cercare una scappatoia a queste, spesso in un rapporto che riduce la sessualità in un atto meccanico, allenta la sua morsa.

 

E’ proprio l’energia rettiliana originariamente dissociativa che diventa, con l’apprendimento iniziatico – anche se, in un primo tempo non avviene in coppia -, un impulso di riunificazione delle due polarità nello stesso individuo perché possa raggiungere la 4° e poi la 5° densità SDA.

Da questo deriva la manifestazione di una volontà patriarcale rettiliana di contrastare e distogliere l’energia vitale creatrice che è la Kundalini.

 

Ecco su questo argomento uno stralcio dell’intervista di Richard Sauder :

“Per me non c’è alcun dubbio che gli additivi chimici, i composti farmaceutici, il controllo mentale elettronico e le migliaia di altre tecniche di controllo del corpo e dello spirito hanno come scopo di impedire l’umanità a realizzarsi. E’ evidente che il soffocamento della kundalini fa parte di questo processo di controllo. Secondo me, la Kundalini non è che la coscienza, la forza di vita cosmica e l’energia che penetra l’insieme dell’universo, dal piccolo infinito all’infinitamente grande passando da tutti i livelli intermedi. Ha un potere fenomenale ma anche una squisita sottigliezza e delicatezza che superano la comprensione di uno spirito ordinario.

[…]

Essi vi vogliono vedere poveri, paralizzati dalla paura, vulnerabili, stupidi, deboli, malati, denutriti, confusi, tristi, depressi, sfruttati, senza educazione, manipolabili, senza speranza e ipnotizzati dalla loro propaganda.

Per contro, la forza della Kundalini ben equilibrata e completamente spiegata vi dà ispirazione, salute, facoltà di discernimento, coraggio, intelligenza suprema, fiducia, illuminazione, energia, creatività, speranza e via dicendo. Gli attuali dirigenti di questo pianeta molto spesso disprezzano e perseguitano coloro che sono illuminati dalla Kundalini, anche solo parzialmente. Questo spiega la caccia alle streghe, i roghi e le innumerevoli persecuzioni che costellano la nostra storia.”

http://ordo-ab-chao.fr/kundalini-controle-mental-et-illumination/

 

Questo commento ci dimostra ancora quanto gli attuali dirigenti di questo pianeta, quindi, i cosiddetti “Figli del Serpente” lottino contro coloro che sono illuminati dalla Kundalini, ossia contro coloro che hanno saputo trarre profitto dalla forza alchemica del serpente che allea gli opposti.

 

 

I Catari e la dualità

 

E’ necessario un piccolo chiarimento… Visitando i documenti i più approvati dalla maggioranza riguardanti la filosofia catara, ci ritroviamo spesso di fronte ad un’affermazione che ci mette a disagio : I Catari erano manichei e gnostici, per cui per loro l’incarnazione terrestre era l’opera del demonio. Tutto ciò che concerneva la fisicità (compreso il loro corpo) era lo strumento di tentazione del diavolo che bisognava rifiutare e vincere attraverso la privazione materiale e sensuale. Potevano così sperare di non reincarnarsi più in questo basso mondo e accedere al regno della luce, il mondo divino. La credenza che vuole che essi siano degli estremisti della dualità respinge ogni sottile differenza e ogni sinergia possibile tra il bene e il male.

 

Sappiamo che tutti i popoli iniziati, che appaiono nel corso di questi capitoli, sono legati da una visione comune della sperimentazione umana e della sua multidimensionalità, e i Catari ovviamente non erano gli unici che si rifacevano a questa ispirazione gnostica...

 

Com’è che questi iniziati – che secondo le nostre memorie che emergono e alcuni scritti – padroneggiano l’arte alchemica, rifiutando a questo punto la realtà di 3°densità ?

 

L’alchimia esperienziale consisteva, come è rappresentato dallo yin-yang, nel mettere in movimento la materia con la luce-informazione per passare dalla cruna dell’ago. D’altronde la settima e ultima operazione nella trasformazione alchemica che si chiama Coagulazione, incarna e libera l’Ultima Materia, sia la Conoscenza ma anche la pietra filosofale che permette di esistere in tutti i livelli della realtà. Per cui la realizzazione della Grande Opera viene permessa grazie all’alleanza della Materia con lo Spirito.

 

E’ per questo che la storia del manicheismo “pieno di fandonie”, al quale si riferisce il catarismo, non collima con le nostre intuizioni. Ma bisognerebbe comprendere anche ciò che era veramente la corrente dualista.

 

La definizione di Wikipedia è lunga e in effetti presume che una scissione tra il bene e il male contraddistinguesse la corrente di pensiero manicheo. Che queste polarità non potessero appartenere allo stesso regno. Detto questo, siamo consapevoli che questa definizione è destinata al grande pubblico e che di conseguenza essa contiene una certa percentuale di disinformazione. Inoltre, la religione manichea è nata nel 3° secolo. Ora, sono trascorsi quasi otto secoli sino all’epopea catara. Tempo sufficiente per attestare attraverso la loro esperienza, ciò che, dall’insegnamento di Mani, li sosteneva veramente nella loro ricerca di liberazione dalla Matrice SDS.

 

E’ così che siamo caduti sugli scritti di Alexander Rougé, che ha lui stesso analizzato in profondità le opere degli storici che hanno vissuto e compreso la Gnosi. Alla fine, queste righe confermano il nostro sentire e ci spiegano di una forma di resurrezione che ha ispirato lo scritto del testo il Drago, tra dualità e gemellanza in cui uno dei temi che lo attraversano è quello della dualità dinamica :

 

“La dualità che gli autori moderni chiamano < dualismo > senza comprendere niente, è una constatazione essenziale della spiritualità catara (e della gnosi in generale). Questo consiste nel riconoscere che nel nostro mondo, tutto è duale. Tutto è doppio : tutto ha un senso e il suo contrario. Viviamo in una serie senza fine di dualità : caldo-freddo, secco-umido, chiaro-scuro, leggerezza-pesantezza, alto-basso, pienezza-vacuità, emissione-ricezione, attività-passività, benessere-malessere, gioia-sofferenza, ecc.

L’ascesa, la dottrina – l’esercizio pratico di base degli gnostici di ieri e di oggi – consiste nell’equilibrare i due aspetti in tutte le cose e in ogni situazione. In tutte le occasioni si tratta di essere coscienti della dualità che apparirebbe dallo sfasamento e dallo squilibrio in corso che si sta producendo. […] In questo modo attraverso l’opposizione formale si rivela la complementarietà di fondo, e dalla dualità si passa all’unità. Questo consiste anche nel < far fruttare l’opposizione > (Abellio) e a liberare la positività reale dall’apparente negatività”.

https://editionsdulaurier.com/2017/01/29les-cathares-amis-de-dieu-et-de-la-verite/

 

Per cui è interessante constatare che la massima “dividere per regnare meglio” è ovviamente ben applicata, attraverso una falsificazione che genera confusione, all’esoterismo gnostico, accusando ironicamente questa corrente di mantenere una separazione rigida tra il bene e il male.

Inoltre, un dettaglio importante ci dona un indizio : se il manicheismo fu ampiamente influenzato dal buddismo, e se il simbolo antico dello yin-yang è un elemento chiave del taoismo e del buddismo, allora il significato profondo del manicheismo si pone sulla complementarietà dell’ombra e della luce.

 

A modo nostro, camminiamo su questa via gnostica, apprendiamo a distinguere l’energia SDS dall’energia SDA in ogni aspetto per approfondire le nostre conoscenze delle leggi universali. C’è quindi ovviamente una visione dualista ma non statica. La dualità si trasforma in una dinamica di apprendimento della Conoscenza grazie alla comprensione vissuta dell’esistenza umana in questo basso mondo.

 

I fondamenti della corrente gnostica, malgrado i tentativi di sabotaggio dell’élite SDS, sono quelli che risalgono dal nostro DNA grazie alle persone e ai luoghi ritrovati in terre catare e cagots. I Cagots, Catari e Sorginak quali noi siamo, riaprono gli occhi sulla loro natura di 3° densità: una sapiente combinazione tra forza debole e forza forte.

 

“La forza nucleare forte è come una prigione, ma le chiavi per aprirla sono nelle mani dell’uomo. Le due forze nucleari, debole e forte, non sono nemiche fra loro; sono ciò che l’uomo vive, l’una come espansione, gioia, vita e l’altro come contrazione, ripetizione, stabilità.

Le due forze nucleari possono unirsi in un abbraccio eterno. Il “segreto” è nascosto nel cuore dell’atomo, nel centro in cui è concentrata quasi tutta la massa.”

G.Conforto, L’Universo Organico

 

Il movimento degli opposti in perpetua ricerca d’equilibrio è il cammino di rievocazione sul quale siamo guidati dai nostri altri Sé che hanno compiuto l’alchimia interna. Per questo il sistema di controllo matriciale mette in opera la sua incessante, insistente, dittatoriale politica di separazione su tutti i livelli possibili per raggiungere efficacemente la scala individuale. Separando il nero dal bianco, la forza debole dalla forza forte, come il principio femminile dal principio maschile, questi controllori di 4D cercano di paralizzare la sinergia degli opposti, quindi il movimento della Coscienza.

 

 

Gli emissari della Conoscenza

 

“Dopo secoli di miti, false notizie, di propaganda e di disinformazione dei due lati dello spettro, può rispondere alla domanda posta all’inizio da questo articolo : < Chi è il Bafometto ? >. E’ un simbolo di Satana o una illuminazione spirituale ? E’ un simbolo di bene o di male ? La risposta si trova nel simbolo stesso: esso è le due cose. Nella simbologia egiziana, Toth Hermès era una forza mediatrice tra il bene e il male, assicurando che non c’era una vittoria decisiva dell’uno sull’altro. Bafometto rappresenta il compimento di questo compito cosmico in piccola scala, in se stesso. Una volta che l’equilibrio perfetto a livello personale viene raggiunto, l’occultista iniziato può puntare una mano verso il cielo e un’altra verso la terra e pronunciare l’assioma ermetico che risuona da migliaia d’anni “As Above, So Below.” Ciò che è in alto è come ciò che è in basso

http://ordo-ab-chao-fr/qui-est-baphomet/

 

Quindi, questa capra, è un emissario ? Un caprone emissario ?

 

Nella definizione del CNRTL, si scopre che la parola “emissario” significa : “Agente incaricato di una missione segreta”.

Il linguaggio degli uccelli ci rivela la chiave ! Questo simbolo che l’essere umano con il potere inquisitore vecchio e attuale cerca ad ogni costo di sradicare dalla superficie del globo, è di fatto, un agente incaricato di una missione segreta. Simboleggia un essere che ritorna da un futuro SDA, un essere che possiede in sé il gene kiristos operativo. E’ al prezzo di prove stroncanti che l’accesso alla sinergia interiore delle polarità SDS e SDA così come il femminile e il maschile potrà avere luogo al momento opportuno.

Proprio come l’operazione nel crogiolo alchemico ha un potente impatto sugli individui presenti, la trasformazione interiore di un essere ha un impatto sino alla genetica del suo entourage. Ecco la missione segreta !

 

Spogliato da ogni intenzione SDS di “salvatore dell’umanità”, il detentore di questa genetica giunto dal futuro SDA viene spinto da un fuoco interiore che lo porta ad operare sulle forze antagoniste in lui per beneficiare coloro che hanno sete di Verità, ossia coloro che sono pronti a sperimentare tale fuoco essi stessi…

 

Cagots, Kaskarots, Streghe, Templari, Hashashyn, Catari, ecc, erano, o sono tutti, degli esseri SDS perché hanno vissuto o vivono in 3°densità, ma erano e sono anche emissari che hanno in sé il fuoco leonino SDA che si propaga in ogni ricercatore… Così tanto che furono quasi del tutto divorati dall’opposizione SDS. Ma tale era la loro “missione segreta”; queste capre emissarie, facendo accrescere il loro potenziale SDA permettendo ora l’infusione della Conoscenza nella genetica degli altri loro sé pronti a recepire il messaggio per, al momento giusto, squarciare il velo.

Sapendo che queste memorie genetiche sublimano il tempo e lo spazio, visto che comunicano attraverso le dimensioni, gli altri sé sono incarnati in noi stessi su questa linea temporale apocalittica restando con il “de-voile-ment” ( ri-vela-mento).

L’opera è esigente, ermetica e perigliosa… ma non impossibile !

 

 

Non perdete il coraggio. Ricordatevi semplicemente che se fate tutto ciò che potete, voi stessi nel futuro riempirete il fossato. Siete tutti dei potenziali traduttori d’informazioni nel caos.”

Estratto dalla trasmissione dei Cassiopeiani del 4 luglio 2015 sul sito “Cassiopea”

 

 

* * *

 

Durante questo periplo, il Grande Gioco dell’Oca ci ha spinto ad avventurarci negli Alti Pirenei. Nel capitolo successivo, l’ultimo della trilogia “memorie dei popoli iniziati”, racconteremo la scoperta dei segni più insistenti, che ci comunicarono i Cagost. Aprendoci un orizzonte sui “Giacomi” e il segreto dei costruttori megalitici. Accederemo ad una comprensione più approfondita del trampolino SDA che sono le linee temporali della conclusione delle civiltà.

 

Hèlène & David

 

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