Capitolo IV - Quando il canto del gallo annuncia un cambiamento di realtà

 

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Nel corso di questa esistenza, abbiamo preso delle svolte in modo sempre più serrato sul cammino alla ricerca di Verità. Certo, come la maggior parte delle persone avide di spiritualità e di risposte ai misteri della vita, abbiamo preso il nostro ticket per il parco di attrazione denominato “New Age” che ha il monopolio in questo campo visto che propone una moltitudine di attività sensazionali, attraenti e facili.

E’ sufficiente salire sul vascello comune e lasciarsi portare allegramente verso magici orizzonti !

 

Fortunatamente qualche scossone ben assestato dalla nostra Supercoscienza ci ha fatto saltar giù dal vascello per ritrovarci col sedere a terra di fronte a noi stessi!

Che situazione scomoda, scombussolante, ma così salvifica… A quel punto avevamo la scelta di ripartire correndo tra le braccia della mamma, questa matrice patriarcale, o prendere il nostro coraggio a due mani e optare per una direzione in compagnia della nostra guida.

 

Entrambi abbiamo fatto la scelta iniziatica della direzione accompagnata! Ora ci è impossibile nasconderci poiché in occasione delle ultime nostre visite alla “Grande-Madre”, abbiamo avuto la gradevole sorpresa di intravedere cosa si nascondeva dietro le quinte ! Come ad esempio l’emergere di memorie di inquisizione raccontate nel Capitolo VII.

 

La scelta di un percorso autonomo non è facile ; è molto più rassicurante avere qualcuno di esterno che ci dice come fare. Tuttavia, più si procede sul cammino della Verità, più le direttive del percorso da seguire che arrivano da dentro diventano più precise ed esigenti.

Quando viene presa una direzione ingannevole, l’emozionale e il corpo ci mettono in allerta tanto più quanto perseveriamo in quel senso.

 

A questo proposito ho un bell’esempio che riguarda le mie avventure della direzione da intraprendere verso la creazione del Reseau LEO.

 

Ma prima, ecco in poche righe il contesto :

Entrambi ci stiamo liberando dagli attacchi della vita passata, quella in cui avevamo bisogno di sentirci esistere guadagnando danaro, riconoscimento, “guadagnare la nostra vita” con un progetto professionale. Quest’ultimo implicava titoli di proprietà, che fossero animali o immobili, e ci manteneva mani e piedi legati con l’esigenza quotidiana di un’energia fisica, emozionale, mentale e finanziaria.

Liberarsi significa vedere una ad una le paure che si nascondono dietro questi bisogni “esistenziali” in una società corrotta.

 

La nascita dell’Epopea della Coscienza così come quella di Reseau LEO, segnano una transizione chiara tra il vecchio e il nuovo mondo. Dopo molti mesi di interiorizzazione necessari alla maturazione del cambiamento di paradigma, passiamo da una modalità introversa come quella della crisalide nel suo bozzolo, o più esattamente di due crisalidi nello stesso bozzolo per obbedire, ora, all’impulso vitale di uscirne e imparare a volare malgrado l’emergere di tutte le paure. L’entusiasmo, il desiderio di avanzare e l’esigenza fanno parte dell’avventura e il ritmo e l’intensità di questa nuova via vengono esacerbati.

 

Senza dubbio avrete capito (nel capitolo III) l’importanza della presenza animale nel corso del mio cammino : questi esseri mi accompagnano con molta insistenza e molto chiaramente verso il “risveglio”...

 

Dunque veniamo all’esempio :

Un nodo importante che mi opprimeva già da un po’ di tempo si era, grazie ai nostri scambi di gruppo, identificato e liberato di colpo. Ma alla fine rimaneva una continua pressione, quella di un bisogno diventato vitale di esprimere la mia creatività. L’avevo imprigionata sino a quel momento per degli ideali di coppia e schemi di sensi di colpa non ancora chiari. La sera in cui ebbi coscienza di questo, sentii una liberazione cellulare talmente forte,che se non fossi stata ammalata (nausee, mal di testa e una stretta alla gola), non mi sarei impedita di saltare dalla gioia !

 

Mi aspettavo, quindi, di trascorrere una notte riparatrice, ebbene, non fu così… Riuscii ad addormentarmi molto tardi per, dopo un’ora, risvegliarmi da un sonno profondo e uscire dal letto, fradicia di sudore a tal punto che andai a verificare allo specchio se ero allucinata. Non avevo mai visto tanto sudore sulla mia pelle ! Dopo una doccia in cui stavo in piedi a malapena, ritornai a letto per continuare la mia notte piacevole. Insonnia, visioni di orrori, comparse di pruriti nel collo furono il menu !

Questi problemi cutanei, li conoscevo molto bene poiché il mio amico stafilococco dorato, giungeva regolarmente per insegnarmi. Ma qui, fui presa alla sprovvista o più precisamente “presa alla gola” !

 

Dopo la mia notte quasi in bianco mi alzai indispettita. Al mio stato influenzale che era peggiorato, si aggiungevano le avventure della notte e nulla era migliorato in seguito alla mia presa di coscienza della sera prima.

 

Mi accorsi che non stavo cooperando : delle emozioni avevano bisogno di manifestarsi. Quindi offrii la mia presenza a questa cosa ancora sconosciuta. Ma niente da fare, nessun legame, nessuna immagine. Piangevo scoraggiata e chiesi aiuto alla mia guida.

 

Mentre in uno stato di semi-incoscienza, in cui lasciavo fluire le mie emozioni e la mia attenzione era sui pruriti e i bruciori della gola, ebbe luogo la connessione !

Ma ovvio, la gola ! Fui riportata con l’attenzione a due giorni prima in cui assistetti “coscientemente”, alla morte di un magnifico Gallo che ci era stato offerto. Coscientemente significa con la mia nuova visione del predatore che si accetta sempre meglio, soprattutto da quando ha ripreso a mangiare carne.

 

Cronologicamente questa avventura si situa qualche mese prima di quella dei gattini raccontata nel capitolo precedente e poco prima della creazione del Reseau LEO.

 

 

Degli amici ci avevano offerto questo animale che non aveva più il suo posto nel pollaio. Noi abbiamo accettato ben sapendo che essere presenti alla sua morte e partecipare alla sua spennatura e svuotamento (visceri e sangue ndt), non sarebbe stato facile ma iniziatico. In effetti era la prima volta che si presentava un evento del genere dal nostro cambiamento alimentare.

 

L’esperienza ebbe luogo in un paesino chiamato Gallié (“Gallus” è il nome latino gallo !), in un ambiente calmo, senza stress da parte degli umani.

Fu come se il gallo fosse già andato poiché non ebbe alcuna reazione, non un sussulto o uno sbattimento di palpebre nel momento in cui il coltello gli tagliò la giugulare. Di contro, no si riversò tanto sangue e a più riprese, l’amico che si occupava di questo compito “sacro”, dovette incidere più volte sulla ferita per assicurarsi che la sua morte non tardasse.

 

E’ questa immagine, la gola del gallo aperta e sanguinante, che improvvisamente mi è apparsa quando fui presa da un blocco incomprensibile. Su questa traccia, mi ritorna in mente un segnale che mi era stato dato lo stesso giorno :

 

Mentre uscivo di casa, incrocio Angela, la nonnina del borgo, seduta in piazza, che approfittava del sole invernale. Conoscendo le nostre recenti avventure, mi chiede “Allora, sto’ gallo?”. Le rispondo che stava frollando in frigor. Poi, “saltando dal gallo all’asino” (di palo in frasca ndt), le spiego che ho bisogno di prendere aria perché non mi sento bene e per di più sta riemergendo ancora lo stafilococco… Di colpo ho collegato la frase di Angela con la mia e in quel momento, anche se non ho compreso del tutto, mi accorgo di questo indizio che collega le “coq” (coq è gallo in italiano ndt) allo “stafilocoque” (stafilococco) !

 

Più tardi leggo sul Dizionario dei simboli di Jean Chevalier e Gheerbant a proposito di questo animale (le citazioni che seguono sono tratte da quest’opera) : “il suo canto segnala la presenza dell’Angelo”. Ed è Angela che mi ha permesso di fare questa connessione, ed è sempre Angela che ci vende le uova (cibo che ci viene offerto dalle femmine dei Galli !) e ci dona la possibilità di vivere numerose avventure e prese di coscienza raccontate in questi capitoli. Ha lo stesso nome ed è nata nello stesso momento della madre di David, e non è finita… Anche suo figlio si chiama David ! Una correlazione karmica degna dell ”En-Je” messaggero della Supercoscienza.

 

 

Questo assemblaggio di pezzi avvenne in qualche secondo e da qui un flusso di emozioni si attivò per essere coscientizzate ! Singhiozzi intensi provenienti dal profondo uscirono senza interruzione. Sentendo un’immensa gratitudine per questa guida così precisa, piansi la morte del gallo ringraziandolo infinitamente per essersi offerto per la crescita della nostra anima. Ma c’era qualcos’altro di meno palpabile, perché più profondo, che ho compreso…

 

Questa prova mi permise di entrare in contatto con la morte di tutti quegli animali provocata dalla mano dell’uomo che ho visto da bambina. A quell’epoca, avevo imparato a nascondere la mia sensibilità, quindi a soffocare le mie emozioni, soprattutto quelle legate alla sofferenza animale.

Il medico di famiglia diceva che ero troppo sensibile…

 

Ecco che il gallo si fa messaggero di tutti gli animali che con la loro morte avevano assistito alla mia auto-censura emozionale…

 

Durante il suo sacrificio, malgrado il mio desiderio di onorarlo consapevolmente, notati avere le stesse reazioni che avevo durante la mia infanzia: mi tenevo fisicamente ed emozionalmente distante e provavo timore e disgusto. Tuttavia questo evento fu occasione di scambi profondi e costruttivi tra amici e ripartimmo con un bel gallo grasso nella borsa frigor.

 

In seguito a questa grande liberazione emozionale, lo stafilococco che in 48 ore si era diffuso rapidamente dalle clavicole sino al viso, iniziò a regredire.

Sono sempre più stupita dalla qualità demagogica degli insegnamenti della mia Supercoscienza ! Infine il flusso creativo si è liberato da questi ostacoli visto che sto scrivendo queste pagine da molte ore senza interruzione con una felice energia interiore ! Stasera come menù : il nostro pollo iniziatico !

 

Ho detto che La sua morte sarebbe stata per me un passaggio molto importante. In effetti ora vi scorgo molti aspetti…

 

 

Un faccia a faccia con la morte

 

Ciò mi fu proposto da questo atto fisico, ma poiché volevo fuggire da questa realtà, la malattia ha preso il sopravvento. Per cui fui obbligata a fermarmi per vedere sino a che punto, nel mio profondo, potevo accettare che degli animali possano morire affinché io possa vivere, quindi assumere semplicemente il ruolo della morte nella vita. D’altronde le mie bolle sul collo la dicevano lunga... Quando le toccavo, era come toccare la pelle del pollo spennato. Contattare ciò che rappresenta per me la morte, mi faceva venire letteralmente “la pelle d’oca” !

 

A causa di questa sensibilità che non ero riuscita a mettere a disposizione della mia anima, mi sentivo vittima come l’animale che veniva abbattuto. Non sopportavo che si potessero uccidere i miei fratelli e reclamavo vendetta… Alla fine questo periodo si rivelò molto costruttivo, poiché avendolo sperimentato, posso parlare con cognizione di causa.

Motivata dalle mie emozioni soffocate (quindi mal vissute e mal comprese) e rinforzata dalle credenze della New Age, per esempio che nutrirsi solo di vegetali permetterebbe al mondo di funzionare fisicamente ed energeticamente meglio, alimentavo questa profonda incoerenza. Lottavo contro le stesse leggi che reggono la mia esistenza : la morte esiste affinché il ciclo della vita possa continuare.

 

 

Il tema scottante della predazione

 

Poiché lo stafilococco (questo predatore che ho nella pelle), mi divora letteralmente quando rifiuto il mio ruolo di predatrice, il messaggio non potrebbe essere più chiaro ! Prima mi aveva già fatto comprendere che il regime carnivoro era per me questione di sopravvivenza, facendomi vivere semplicemente la lezione.

Per di più sul Dizionario dei Simboli c’è scritto “Il (gallo) segna una fase dell’evoluzione interiore : l’integrazione delle forze ctoniane (demoniache) a livello della vita personale, in cui lo spirito e la materia tendono ad equilibrarsi in una armoniosa unità

 

Il fatto di accettare sempre più il mio ruolo di predatrice mi fa sentire molto più serena in rapporto agli animali e alla vita in generale. La lotta interiore che si opponeva alle leggi della natura e mi strattonava in passato, si conclude. Non sento ù il bisogno di remare contro corrente, per voler salvare il mondo ! Di cosa si dovrebbe essere orgogliosi nel camminare al contrario…

 

Ora posso anche accettare ciò che mi orripilava ed era per me incomprensibile all’epoca : ad esempio, che un umano potesse occuparsi di un animale, dargli affetto e poi ucciderlo per mangiarlo.

 

Mi ricordo di un’immagine che mi aveva scioccata profondamente e aveva fatto pormi delle domande, quando vidi un documentario sulla Mongolia : una bimba giocava ai mikados con le zampe di uno yak della famiglia appena ammazzato. Quello stesso animale di cui si occupava quotidianamente, che trasportava i suoi effetti personali durante le transumanze, ecc… Ora, lo comprendo. E ho visto sino a che punto le mie memorie (paura, tristezza, senso di colpa, collera) soffocate o proiettate sulla sofferenza o la morte di un animale, non facevano altro che appesantire il suo fardello.

 

Da che ho ripreso a mangiare carne, mi sento molto collegata ai miei antenati o ad alcuni popoli attuali che cacciano rimanendo coscientemente collegati all’anima dell’animale che sta offrendosi.

L’integrazione cellulare della lezione trasmessa attraverso il gallo diventa tanto più forte quanto più impregna fisicamente ognuna delle mie cellule. Come nelle tradizioni amerinde, mangiando la sua carne, integro una parte della sua anima e lui (l’animale) integra una parte della mia.

 

Inoltre, secondo un insegnamento “vecchio come il mondo” riguardante la creazione della nostra realtà terrestre, quando un essere di un regno di nutre di un altro essere del regno che lo precede, esso offre alla sua anima la possibilità di evolvere verso un piano di coscienza superiore. Esiste una reale interazione evolutiva nell’atto della predazione.

 

 

Una svolta iniziatica

 

La morte del gallo mette in evidenza un cambiamento totale di vita. Per me, esso rappresenta la fierezza della nazione, l’ego, emana da lui un comportamento patriarcale… che ritrovo nel Dizionario dei Simboli :

 

Per i giapponesi il gallo simboleggia “le virtù civili, la sua cresta gli conferisce un aspetto mandarinesco (baronale ndt) ; le virtù militari con i suoi speroni ; il coraggio per il suo comportamento combattivo.

Per i buddisti tibetani, “significa il desiderio, l’attaccamento, la brama, la sete di potere

In Europal’immagine della collera. L’esplosione di un desiderio smisurato e in opposizione

 

Ciò mi fornisce indicazioni sufficienti per comprendere che tutte queste qualità corrispondono ad un cammino SDS (al Servizio di Sé), che all’epoca era l’energia principale che impregnava i miei pensieri, parole e azioni. Un altro piccolo indizio è emerso in questo gioco dell’oca : gli amici che ci offrono il pollo hanno entrambi nel loro nome le lettere “an”. Il dio An è il dio Patriarcale ! Non vuole essere un giudizio, visto che potrei divertirmi col mio stesso nome, è solo un segno (visto che sono i proprietari), che rafforza la comprensione di questo mondo antico simboleggiato dal gallo e il suo entourage termina in me.

 

La morte di questo animale segna il passaggio tra la mia vecchia vita egotica e la nuova basata su tutta un’altra logica : quella del “Servizio agli Altri”. Ciò indica l’inversione di un orientamento votato alla distruzione a quello votato alla creazione.

 

Altre importanti indicazioni riguardanti il gallo vanno a “chiarire” tali informazioni-.percepite :

 

“In Giappone il suo ruolo è importante, perché il suo canto, associato a quello degli dèi, fa uscire Amaterasu, dea del sole, dalla caverna in cui si è nascosta : questo corrisponde al levare del sole, alla manifestazione della luce”.

 

In Job :

“Come il Messia, annuncia il giorno che succede alla notte. Viene raffigurato anche su tutte le guglie delle chiese e le torri delle cattedrali. Questa posizione sulla cima dei templi può evocare la supremazia dello spirito nella vita umana, l’origine celeste dell’illuminazione salvifica, la vigilanza dell’anima attenta a percepire nel momento in cui le tenebre della notte stanno per terminare, i primi chiarori dello spirito che si eleva.”

 

Come simbolo di luce nascente, mi conferma che una nuova “realtà luminosa” sta prendendo forma. Tale concetto di luce è molto lontano da quello di “un bagno d’amore, di beatitudine e di ben- essere” che si può percepire secondo le credenze New Age, poiché la Luce è semplicemente una diffusione vibratoria delle informazioni della Sorgente. E poiché questa funziona secondo la legge dell’equilibrio, la Luce, secondo il punto di vista duale, comporta sia l’energia cosiddetta “positiva” che “negativa”. Dunque questa nuova “realtà luminosa” potrebbe essere qualificata come cammino verso la Verità Universale. D’altronde “Il gallo come simbolo massonico è sia segno di vigilanza e anche quello dell’avvento della luce iniziatica. Corrisponde al mercurio alchemico”.

 

 

Da un mondo all’altro, ci guida

 

Negli eventi che la vita ci propone, l’anima del gallo (nella nostra esperienza) aveva cambiato di piano sotto i nostri occhi.

Questo animale possiede in sé delle attitudini particolari nel suo campo che rinforzano la portata di questo evento :

 

“Il gallo raffigura col cane e il cavallo, tra gli animali psicopompi (animali che hanno funzione di guida delle anime dei defunti ndt) sacrificati (offerti) ai morti, nei riti funerari degli antichi Germani.

[…]

Annunciava l’altro mondo e vi conduceva l’anima del defunto ; apriva gli occhi ad una nuova luce, che equivaleva ad una nuova nascita.

[…]

Il gallo è anche l’emblema di Cristo, così come l’aquila e l’agnello. Ma mette in particolare rilievo il suo simbolismo solare : luce e resurrezione”

 

Se si considera la morte come una trasformazione e un cambiamento di realtà, noi siamo i morti che, con il sacrificio del gallo, vengono accompagnati verso una nuova luce…

 

Così, oltre che annunciare la nascita, esso ha anche il ruolo di guidarci verso il rinnovamento. E poiché la Supercoscienza non manca di risorse, di simboli e di humor, questo sole si concretizza in modo flagrante nella nostra vita !

 

Ce coq lumineux (gallo luminoso) supportato dallo Stafilococco Dorato annunciano la venuta del leone solare !

 


 

Così in questo periodo invernale di luce crescente, venne alla luce il Reseau LEO (leggere il sogno di Jenael) la cui motivazione comune è di insegnare a sventare le trappole che velano la Verità. E con il Verbo renderla accessibile agli assetati. E’ l’equilibrio degli estremi, una rinascita, una breccia verso la luce !

 

Il gallo ci fa uscire dal sonno e ci esorta ad andare all’esterno

Spiegare le nostre ali ancora sgualcite sotto i primi raggi di sole

Il nostro primo ruggito di Verità,

col suo potere di scuotimento e di risveglio

spinge la Conoscenza rinchiusa in noi,

in un nuovo spazio-tempo.

L’uomo-Leone-alato è nato…

 

 

 

Hélène

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